
Sono parole che mi affascinano da sempre, ma oggi più che in passato credo che siano di incredibile attualità, nonchè una necessità sociale.
Siamo in un momento come mai prima in passato in cui il “qui e ora” assume una valenza globale, che ci spinge (volenti o nolenti) verso l’altro. Ma per entrare in contatto veramente con gli altri è necessario rinnovare (o iniziare?) il cammino di conoscenza di noi stessi, perché alla base del dialogo ci sono due identità che si confrontano: non posso darti ciò che non ho – o non so di avere.
Il fine di questo blog è proprio questo: raccogliere riflessioni, pensieri, con il giusto equilibrio di profondità e ironia, non tanto per dare delle risposte, ma per porre le giuste domande.
Questo è il lavoro del coach. Ed è la mia passione.