
Nelle situazioni straordinarie come quella che stiamo vivendo, ogni società si “attacca” a qualcosa di diverso. C’è chi ha dato l’assalto alle armerie. Supermercati in cui è sparita in pochi giorni la carta igienica. In Italia, è esaurito il lievito.
Ma la mia riflessione non sta tanto sui novelli pizzaioli o i riscoperti panificatori italiani, sta nel fatto che – dopo un primo momento di sgomento – hanno iniziato a fioccare ovunque (social, chat di gruppo ecc) ricette per fare il pane e i dolci senza lievito o come anche utilizzare agenti lievitanti alternativi.
Questo mi ha fatto riflettere e spinto a scrivere questo post.
Il lievito mancante è la nostra famosa “area di miglioramento”, per essere politically correct, o la nostra “debolezza” per dirla alla vecchia.
Quante volte sul lavoro, ma anche in contesti diversi, ci è stata fatta notare? E ci è stato chiesto di migliorarla? “Sei poco empatico! Devi essere più empatico!” “Perchè sei così poco proattivo? Non dici mai niente alle riunioni! Di cosa hai paura?” e così via. E quante altre volte, nonostante i nostri sforzi, il miglioramento atteso è stato sotto le aspettative?
Il punto è che esistono agenti lievitanti alternativi. Sì, non è la stessa cosa, sì sono pù complicati, ma esistono.
Questo vale anche per noi, nella gestione dei nostri Talenti.
Da quando mi sono avvicinata alla metodologia “CliftonStrengths”, che prende il nome dallo psicologo Don Clifton, ho avuto una rivelazione su un altro modo in cui lo sviluppo personale può prendere forma. Ovvero, lavorare sui punti di forza, sui Talenti, invece che concentrarsi sui punti di debolezza.
Cosa cambia? TUTTO.
Prima scoperta: investire sui propri punti di forza aiuta a focalizzarci sul positivo, su ciò che già possediamo come Talento individuale, e questo è davvero un propulsore della motivazione. Quante volte abbiamo associato al “piano di sviluppo” un senso di frustrazione? Della serie: se ho bisogno di un piano di sviluppo vuol dire che c’è qualcosa che non va. Proviamo invece a pensare al piano di sviluppo come alla ristrutturazione e all’ampliamento di una casa: le fondamenta, i muri portanti, il tetto già ci sono, è solo questione di esaltarne la bellezza, di sostituire qualche parte rovinata, di ampliare qualche locale che è diventato troppo stretto.
Il piano di sviluppo quindi diventa: dato che ho già dei Talenti, proviamo a svilupparli ancora in modo che mi aiutino ad essere sempre più efficace nelle situazioni quotidiane (nelle relazioni, nelle decisioni, nel perseguire in generale degli obiettivi).
A questo punto la domanda – come direbbe qualcuno – sorge spontanea: e quello che manca? Se io devo prendere una decisione ma non sono abbastanza analitico?
Seconda scoperta: non c’è un solo modo di fare le cose. Ognuno di noi è diverso e ha le capacità per ottenere dei risultati. C’è chi ha le capacità per seguire la “strada maestra”, ovvero la via più consolidata, più conosciuta per fare le cose – se devo fare la pizza in casa, compro il lievito di birra fresco – e chi invece deve seguire vie secondarie, o addirittura tracciarne una nuova – vedi l’uso dei lievitanti alternativi.
Quindi se devo prendere una decisione ma non sono una persona analitica, cosa posso fare? Magari ho un talento per proiettarmi in avanti e immaginare come vorrei che fosse il futuro dopo la mia scelta; oppure sono una persona che apprende attraverso gli altri e chiedendo a persone di cui mi fido posso chiarirmi meglio le idee; magari ancora sono una persona che fatica a vedere la decisione nel dettaglio se non inserita in un quadro più ampio, che dà una prospettiva e una importanza diversa alla scelta stessa.
Lavorare sulle strade alternative è più faticoso, perchè spesso non c’è un esempio da imitare e ancor più spesso le persone intorno tenderanno a darti un feedback rispetto sempre alla soluzione consolidata: eppure, imparando ad allenare i propri talenti, ogni persona potrà trovare una modalità efficace e propria per dare un contributo alle situazioni che sarà – come ogni individuo – unico.
Cogliamo l’opportunità delle mancanze – che sia del lievito o dell’estroversione, l’analiticità, l’empatia – per trovare modi nuovi ma non meno efficaci per affrontare le situazioni.
Continuerò nei prossimi post a parlare di Talento, continua a seguirmi!